DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE



Egregio signor Sindaco,

Signore e signori municipali,

Care colleghe e colleghi.

 

È un onore per me trovarmi qui, di fronte a voi, in questa posizione e vi ringrazio per la fiducia che mi avete concesso.

 

Vorrei inoltre ringraziare GianLuca per il lavoro svolto in questo anno e per l’impegno costante e impeccabile.

 

Permettetimi solo qualche parola, prima di riprendere con l’ordine del giorno della seduta.

 

Negli ultimi giorni ho pensato più volte a cosa avrei potuto dire in quest’occasione senza mai trovare l’appiglio giusto, finché mi sono imbattuto in questa poesia di Ungaretti di cui vorrei leggervi un breve estratto:

 

“Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni

Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra

Ma il tuo popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta”

Nel momento della realizzazione del suo essere poeta, Ungaretti ragiona su quello che l’ha portato ad essere quello che è, “un grido unanime” ma che è il risultato di “innumerevoli contrasti d’innesti, maturato in una serra”.

Ed in fondo non è tanto diverso da quello che succede qui, in quest’aula nascono spesso contrasti, discussioni e prese di posizione distanti tra loro, ma è dal maturare di questi contrasti che nascono le soluzioni, che nasce quel grido, non sempre unanime, che ci permette di agire per il bene di chi ci ha dato l’opportunità di essere qui.

È per questo che dobbiamo continuare a confrontarci, con educazione e rispetto delle opinioni altrui, perché è dal contrasto, o meglio dalla sua risoluzione, che arriva il progresso, che non può svilupparsi da una visione unilaterale e per questo ha bisogno di tutti noi e della diversità di ognuno di noi, perché in fondo, nonostante le differenze che ci contraddistinguono, siamo tutti portati dalla stessa terra.

 

Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro!

 

Vacallo, 17 maggio 2021

Tommaso Gander